Dopo un percorso durato 4 anni, il prossimo Regolamento ePrivacy ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio Ue sulla versione definitiva del testo da licenziare.
Si tratta di un ulteriore e fondamentale passo verso l’introduzione del nuovo Regolamento, che sostituirà la precedente Direttiva del 2002 (entrata in vigore 19 anni orsono).
Intravediamo molti cambiamenti a favore degli utenti ed auspichiamo che alcuni punti chiave siano mutuati dal GDPR (leggasi accountability, ma anche privacy-by-design).
Auspichiamo che molti accrocchi vengano meno, il più inutile dei quali è il cookie banner; da tempo proponiamo come il consenso all’utilizzo dei cookies sia determinato dalle impostazioni del browser, che per il concetto di privacy-by-default, nella sua configurazione predefinita dopo l’installazione dovrebbe impedire l’uso dei famigerati cookies di terze parti e determinare quindi la fine della profilazione selvaggia.