Avevo già accennato, in un articolo recente, che anche gli istituti di vigilanza dovranno nominare il Data Protection Officer.
Ulteriore conferma proviene da un recente workshop organizzato dalle maggiori associazioni di operatori di sicurezza e vigilanza a Roma.
Nel convegno, al quale ha partecipato anche il Garante Italiano, si è evidenziata la grande quantità di dati personali “particolari” trattati dalle aziende di vigilanza privata e si è ribadito l’obbligo di nominare il D.P.O. e di definire il percorso di adeguamento al GDPR.
Vorrei inoltre precisare che anche le aziende di installazione di impianti di sicurezza e/o videosorveglianza, qualora abbiano sistemi informatici di controllo e gestione remoti dei sistemi di allarme o videoregistrazione di terzi, sono soggetti alle stesse norme delle agenzie di vigilanza.