Dopo quasi tre anni dalla applicazione della famosa cookie law, il bilancio non è molto positivo.
Quasi tutti si sono abituati a bypassare il banner senza neanche leggere (facendo scroll della pagina o chiudendo con il pulsante Accetto).
Addirittura, in alcuni siti che trattano temi relativi alla privacy, vengono usati cookie di terze parti che non appaiono molto “compliant” al tema trattato.
Per non parlare di quei siti che scrivono nel banner “usiamo cookie per renderti felice e per migliorare la tua vita” e poi piazzano cookies di profilazione ed altri sistemi di tracciamento.
Dal 25 maggio, immagino che molte di queste cosette cambieranno …