Stamani mi hanno riferito la seguente notizia: “è stata prorogata di 8 mesi la deadline degli adempimenti al GDPR”.
Si tratta di una fake-news; come sempre avviene in Italia, si prende una non-notizia e la si fa diventare una notizia, tra l’altro plasmandola a proprio “uso e consumo”; vi spiego cosa è successo.
La commissione speciale alla Camera, nella sua proposta di parere al D.Lgs. di adeguamento della nostra normativa nazionale al GDPR, ha menzionato l’opportunità di sospendere le sanzioni, per un periodo transitorio di almeno 8 mesi.
Il parere della commissione speciale alla Camera non è vincolante.
Quindi, qualora venisse adottato il parere della commissione nel decreto, si parlerebbe di sospendere le sanzioni, e non di sospendere gli adeguamenti.
Ripeto, per coloro che amano “rimestare nel torbido”: il GDPR è in vigore, gli adempimenti debbono essere fatti, le sanzioni sono applicabili.
Affinché il Regolamento UE 679/2016 sia completamente a regime, manca solo il decreto di “armonizzazione” del Governo Italiano, previsto entro il 23 Agosto; questo non autorizza nessuno a credere (o meglio a far credere) che, oggi, le sanzioni del GDPR siano sospese, o ancora peggio che il Regolamento non sia in vigore.