L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha recentemente pubblicato le “Linee guida per il rafforzamento della protezione delle banche dati rispetto al rischio di utilizzo improprio“, un documento chiave per la tutela delle informazioni critiche in Italia. Questo passo si inserisce nel contesto della Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026, che punta a migliorare significativamente la resilienza del Paese nel panorama digitale.
Obiettivo e contesto
Le linee guida mirano a indirizzare i soggetti destinatari verso il rafforzamento della resilienza delle proprie banche dati attraverso l’adozione di misure di sicurezza efficaci e indicazioni pratiche per la loro implementazione. Questo approccio si basa sul Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection, ispirato al modello NIST statunitense, che fornisce un riferimento operativo per organizzare i processi di cybersecurity in modo sistematico e adattabile a diversi contesti organizzativi.
A chi si applicano le linee guida
I destinatari delle linee guida sono definiti dall’articolo 1, comma 1, della legge 28 giugno 2024, n. 90. In particolare, si rivolgono a:
- Pubbliche amministrazioni centrali, individuate ai sensi della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
- Regioni e province autonome di Trento e Bolzano.
- Città metropolitane, comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti e comuni capoluoghi di regione.
- Società di trasporto pubblico urbano con bacino di utenza non inferiore a 100.000 abitanti.
- Società di trasporto pubblico extraurbano operanti nelle città metropolitane.
- Aziende sanitarie locali.
- Società in house che forniscono servizi informatici, servizi di trasporto, raccolta, smaltimento o trattamento di acque reflue urbane, domestiche o industriali, ai sensi della direttiva 91/271/CEE, gestione dei rifiuti come definita dalla direttiva 2008/98/CE.
I punti salienti delle linee guida
Le linee guida forniscono raccomandazioni dettagliate per mitigare i rischi legati all’utilizzo improprio delle banche dati. Tra i principali aspetti trattati troviamo:
- Controllo degli accessi:
- Implementazione di sistemi di autenticazione robusti, come l’autenticazione a più fattori.
- Gestione attenta dei privilegi degli utenti per minimizzare i rischi di abuso.
- Monitoraggio continuo:
- Sorveglianza delle attività sulle banche dati per rilevare e rispondere tempestivamente a comportamenti anomali.
- Formazione e sensibilizzazione:
- Educazione del personale per prevenire errori o comportamenti che possano compromettere la sicurezza delle informazioni.
- Gestione della supply chain:
- Valutazione e controllo dei rischi associati ai fornitori di servizi, riconosciuti come potenziali punti di vulnerabilità.
Il ruolo del Framework Nazionale per la Cybersecurity
Il Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection rappresenta un pilastro fondamentale per la strutturazione delle misure di sicurezza. Questo strumento operativo consente alle organizzazioni di:
- Valutare i propri rischi in modo sistematico.
- Pianificare e implementare misure di sicurezza adeguate.
- Monitorare e migliorare continuamente la propria postura di sicurezza.
L’integrazione di questo framework nelle linee guida garantisce coerenza con le migliori pratiche internazionali, favorendo un approccio unificato alla protezione delle informazioni sensibili.
Conclusioni
Le “Linee guida per il rafforzamento della protezione delle banche dati” dell’ACN rappresentano un passo cruciale per migliorare la sicurezza cibernetica delle infrastrutture critiche italiane. Grazie a un approccio strutturato e mirato, queste linee guida offrono indicazioni pratiche per affrontare le sfide attuali e future della cybersecurity. La loro adozione non solo contribuisce alla protezione delle informazioni sensibili, ma rafforza anche la resilienza complessiva del sistema Paese nel contesto digitale globale.