Il 28 giugno 2025 entra in vigore un importante obbligo europeo: tutti i nuovi siti web e app aziendali che forniscono servizi al pubblico dovranno rispettare i requisiti di accessibilità previsti dalla Direttiva (UE) 2019/882, nota come European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il D.Lgs. 82/2022.
Questa normativa si inserisce in un quadro più ampio di tutela dei diritti delle persone con disabilità, previsto anche dalla Convenzione ONU e dalla Strategia europea 2021–2030. L’obiettivo è garantire pari opportunità di accesso ai servizi digitali in tutta l’UE, superando le barriere ancora oggi presenti in molti siti web e applicazioni.
Quali servizi sono interessati?
Non tutti i siti web o servizi digitali sono coinvolti, ma molte organizzazioni lo saranno.
Alcuni esempi di realtà impattate possono essere:
- commercio elettronico;
- trasporti (biglietteria, orari, servizi in tempo reale);
- servizi bancari e finanziari per i consumatori;
- telecomunicazioni e comunicazioni elettroniche;
- e-book e software per la lettura;
- accesso a contenuti audiovisivi;
- servizi pubblici o di pubblica utilità erogati da soggetti privati.
In generale, sono coinvolti tutti quei servizi digitali che costituiscono un canale di accesso a beni e servizi per i cittadini e che devono essere fruibili anche da persone con disabilità.
A chi si applica?
L’obbligo riguarda tutte le aziende che offrono i servizi sopra elencati e non sono microimprese.
Sono soggette all’obbligo:
- le aziende con 10 o più dipendenti o con fatturato/bilancio pari o superiore a 2 milioni di euro;
- le aziende che offrono servizi digitali tra quelli sopra elencati, anche se non hanno fini di lucro;
- le imprese che aggiornano in modo sostanziale i propri siti/app dopo il 28 giugno 2025.
Sono escluse:
- le microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato/bilancio < 2 milioni €), salvo che forniscano servizi essenziali regolati dalla direttiva;
- i siti meramente informativi o “vetrina”, che non offrono interazioni o servizi digitali diretti all’utenza.
Che cosa si intende per “accessibile”?
Un sito web o un servizio (anche fornito tramite APP) è accessibile se può essere navigato anche da persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive; questo include:
- disponibilità di testi alternativi per le immagini;
- possibilità di navigazione da tastiera;
- adeguato contrasto visivo;
- compatibilità con screen reader;
- struttura logica e comprensibile dei contenuti.
Lo standard tecnico di riferimento è la norma EN 301 549, basata sulle WCAG 2.1 livello AA; la conformità garantisce che l’utente possa navigare e interagire con contenuti digitali senza barriere, anche utilizzando tecnologie assistive.
Checklist: il tuo sito è soggetto all’obbligo EAA?
Rispondere a queste domande:
- Il sito permette acquisti o prenotazioni online?
- L’utente può registrarsi, creare un account o stipulare contratti digitali?
- Il sito è il canale principale per fruire di un servizio (anche tramite app)?
- Il sito offre un’area clienti, assistenza o funzioni interattive?
- È previsto un restyling, una migrazione o un aggiornamento tecnico importante dopo giugno 2025?
Se anche una sola domanda ha risposta affermativa, il sito web o servizio o APP è potenzialmente soggetto all’obbligo di accessibilità previsto dall’European Accessibility Act.
Cosa possiamo fare?
Il nostro studio supporta le imprese nell’identificare i rischi di non conformità e pianificare interventi sostenibili.
Possiamo:
- verificare se il tuo sito o servizio è soggetto all’obbligo;
- affiancarti in un audit di accessibilità;
- fornirti indicazioni tecniche e legali per adeguare correttamente il servizio.
Contattaci per una valutazione preliminare gratuita.